fondazione museo dell’industria e del lavoro “Eugenio Battisti”

Lezioni di lavoro.

Il progetto

Il Concorso "Roberto Gavioli", intitolato al noto regista e produttore televisivo Roberto Gavioli, intende far conoscere e valorizzare le forme attuali del documentario cinematografico e televisivo italiano dedicato all’industria e al lavoro, con particolare attenzione alle trasformazioni tecnologiche e problematiche della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il livello delle quasi 300 opere pervenute negli anni conferma l'esistenza di un interesse per il mondo del lavoro ben radicato ed espresso in forme mai banali. Precarietà, casi di industrializzazione virtuosa o fallita, dolorose vicende collettive e personali ma anche storie di successo, gestualità e voci di lavoratori e imprenditori, questi sono alcuni degli aspetti presi in esame attraverso registri molto vari, dalla denuncia all'immersione quasi etnografica fino alla sperimentazione artistica.

“Lezioni di lavoro’” offre alle scuole quattro percorsi attraverso i quali esplorare i temi centrali del lavoro nel contemporaneo, e riflettere sulle forme del racconto cinematografico e dei linguaggi dell’audiovisivo sfruttando le opportunità fornite dal documentario.

Gli interventi didattici prevedono la visione di una varietà di materiali audiovisivi tra i quali anche spezzoni dei film analizzati e approfonditi dal docente di riferimento grazie al dossier di corredo al percorso e a un video confezionato da un esperto.

È possibile richiedere in aggiunta un singolo intervento didattico di due ore con un docente del Musil (che sarà realizzato ove possibile in presenza, o, in alternativa, in diretta streaming) con eventuale annessa partecipazione di regista o altro esperto, o anche richiedere un progetto didattico superiore alle due ore (più di un incontro).

"Fondata sul lavoro"

Diritto al lavoro, lavoro e diritti.

Nel mondo globalizzato attraversato da emergenze, crisi e drastici cambiamenti che si succedono in serie ininterrotte, il diritto al lavoro - nel nostro paese costituzionalmente riconosciuto tra i primi e fondamentali - si trova spesso sospeso, inattuato, perfino del tutto trascurato. Questo percorso intende tornare a riflettere sul lavoro come diritto e sui diritti dei lavoratori a partire dagli orizzonti che il cinema esplora, scopre, illustra, rende accessibili e sui quali costruisce analisi e riflessioni.

"Habitat"

Lavoratori, produzione, ambiente.

Il mondo non è più quello di una volta: “ecologia” significa prima di tutto intendere il luogo in cui viviamo, agiamo, dal quale traiamo le risorse utili alla nostra vita non come un’isola, come un frammento di pianeta separato e distinto da ciò che gli sta intorno, ma ,al contrario, pensare ogni territorio, ogni individuo, ogni atto inseriti in una rete globale, un habitat comune che è un organismo animato da processi chimici, fisici, biologici su grande e su piccola scala. nche il lavoro - così come qualsiasi attività produttiva - può e deve essere considerato, pensato, osservato come interno a questo tessuto e perciò rilevante non solo per i soggetti direttamente coinvolti, ma per tutti. Considerando dunque la questione ambientale non più come argomento separato e circoscritto entro angusti confini specialistici, ma istanza trasversale che attraversa e coinvolge a pieno titolo tutto il mondo del lavoro, della produzione, e della distribuzione, questo percorso offre una originale prospettiva che congiunge in un solo sguardo, in un solo pensiero l’uomo, il lavoro, l’ambiente grazie agli strumenti del cinema contemporaneo.

"Traiettorie"

Lavoro, migrazioni, territori.

Fin dalle sue lontane origini, l’essere umano si è spostato per sopravvivere e migliorare le sue condizioni di sopravvivenza. Ma cosa significa oggi “migrare”, spostarsi, cercare un luogo dove poter vivere meglio? Non si cambia paese, non si lascia la propria casa e le proprie radici solo per fuggire dalla guerra, dalle carestie, dalle persecuzioni. Intere nazioni si muovono attraverso diversi continenti seguendo rotte disegnate dai sistemi produttivi, dai regolamenti sul lavoro, dalle opportunità nuove e vecchie offerte a nuovi lavoratori specializzati oppure demandate ai più affamati cercatori di salario.

Questo percorso offre un excursus aggiornato ma non ripiegato sull’attualità centrato sui lavoratori in movimento, sui tipi d’impiego, le condizioni di lavoro, gli aggiustamenti materiali, psicologici e culturali ai quali vanno incontro lungo i loro spostamenti usando il cinema come lente d’ingrandimento, macchina di narrazione e veicolo grazie al quale coprire grandi distanze in un batter di ciglia.

"Il vecchio e il nuovo"

Il lavoro tra innovazione e recupero della tradizione.

Il mercato del lavoro è in rapida e continua metamorfosi. Sorgono sempre più spesso e sempre più repentinamente nuovi bisogni, nuove necessità, nuova richiesta di competenze, ma sempre più spesso succede anche che lavori, mestieri e professioni, tecniche e produzioni considerati superati, vivano una nuova giovinezza. Tra il progredire della scienza e della tecnologia e l’imprevedibile evoluzione economica e sociale accanto ai nuovi orizzonti del lavoro, risorgono scenari che si credevano naufragati in un irrecuperabile passato.

Questo percorso prende in esame l’orizzonte contemporaneo del lavoro e dei processi produttivi sfruttando le doti analitiche, discorsive e narrative del cinema documentario per una ricognizione che osservi e analizzi gli elementi cruciali della sua complessità.

Informazioni e contatti

Se vuoi avere ulteriori informazioni o se vuoi portare il progetto nella tua scuola, puoi contattarci inviando un'email a lezionidilavoro@musilbrescia.it.

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