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Dall'alto:
il primo stabilimento della Franco Tosi di Legnano (Milano) in un disegno del 1881;

una caldaia realizzata nel 1913 negli stabilimenti Ansaldo Meccanica di Sampierdarena (Genova);

il grande maglio da 5.000 kg in funzione alle Officine Ernesto Breda di Sesto San Giovanni (Milano) nei primi decenni del Novecento.
Macchine utensili "ad eccentrico" per la trafilatura meccanica alla Metallurgica Tempini di Brescia.

Sotto, trapano per la lavorazione del legno con movimento a cinghia di trasmissione, primi anni del Novecento.
Nello sviluppo dell'industria meccanica l'impulso iniziale provenne da tecnici stranieri: da William Robertson con un'industria a Torre Annunziata che precedette le Officine di Pietrarsa, a Philip Taylor che a Sampierdarena (Genova) nel 1847 aprì, assieme a Fortunato Prandi, un'officina ferroviaria da cui nacque l'Ansaldo (1853).
A cavallo fra Otto e Novecento, nel momento del  decollo  industriale,  appartengono  alla
meccanica pesante le aziende tecnologicamente più avanzate, che fungono da vera e propria fucina di personale specializzato. Si segnalano, per crescita esponenziale e applicazioni tecnologiche, l'Ansaldo e la Breda.
La Franco Tosi di Legnano era in grado di produrre macchine a vapore competitive con quelle estere. Fra i costruttori di turbine deve essere ricordata la Riva & Monneret, che nel 1899 vince la gara per le forniture alla centrale sulle cascate del Niagara. Tra gli altri pionieri, Ercole  Marelli  ( 1867 - 1922 ),   formatosi   presso   il
Tecnomasio Italiano, che inizia nel 1891 la sua attività con la produzione di "agitatori d'aria", motori elettrici, accumulatori.
I macchinari per la principale industria del tempo, quella tessile, provenivano dall'estero. Fra le poche aziende italiane la Bonicalzi di Gallarate e la Marzoli di Palazzolo (Brescia), a cui si affiancò successivamente la Cantoni-Krumm.
Significativa, nel 1895, l'inaugurazio-
ne presso il Politecnico di Milano di un laboratorio di meccanica applicata, ad opera di Giuseppe Ponzio.
Sotto:
Il reparto lavorazioni meccaniche della ditta Marzoli di Palazzolo (Brescia), nei primi anni del Novecento.