musil
fondazione museo dell'industria e del lavoro di Brescia
sede di Rodengo Saiano

Alle fonti del Cinema.

Restauro, digitalizzazione e valorizzazione dei materiali del Fondo "Gamma Film di Roberto Gavioli"

Progetto finanziato da



D.D.G.N. N.7333/2013 Sez. A3
Bando L.R. 39/74 e L.R. 1/2000


Il rodovetro (chiamato in inglese cel), è un particolare foglio in acetato sul quale l'animatore dipinge il singolo fotogramma (frame) che comporrà la sequenza animata di un cartone animato1. La superficie trasparente del rodovetro permette di creare il personaggio da animare utilizzando più livelli sovrapposti: su ciascun rodovetro i personaggi animati vengono disegnati e quindi colorati a mano. I rodovetri vengono poi posizionati su un fondale (opaco), anch’esso dipinto. Rodovetro e fondale vengono quindi fotografati dall’alto, su pellicola cinematografica, a passo uno: a ciascun rodovetro corrisponde una “posizione” dell’animazione del personaggio, che viene impressa su un fotogramma della pellicola. Al fine di ricreare l’illusione del movimento, per ogni secondo di animazione sono necessari 12 fotogrammi (e quindi sono necessari 12 rodovetri di animazione per ogni secondo di filmato).


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Alcuni rodovetri conservati nel fondo "Gamma Film di Roberto Gavioli".
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Alcuni rodovetri conservati nel fondo "Gamma Film di Roberto Gavioli".
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Alcuni rodovetri conservati nel fondo "Gamma Film di Roberto Gavioli".
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Alcuni rodovetri conservati nel fondo "Gamma Film di Roberto Gavioli".

Il materiale che è pervenuto al Musil a partire dalla seconda metà degli anni ’90 dai magazzini della Gamma Film, proprio per l’alta deperibilità che lo contraddistingue, è risultato subito a rischio. Da una prima apertura delle casse e degli imballaggi di cartone è apparso evidente che alcuni dei rodovetri più vecchi stavano subendo lo scotto di una conservazione non adeguata: il foglio di acetato del quale sono composti i rodovetri dovrebbe rimanere ad una temperatura fresca e costante e l’umidità dell’ambiente non dovrebbe superare il 50%. In caso contrario il rodovetro tende a perdere elasticità e nei casi peggiori a sciogliersi producendo acido acetico che, colando, contamina anche i rodovetri adiacenti. I rodovetri più vecchi, che sono colorati con una mescola di tempera e colla, tendono a perdere il colore che seccato si stacca a scaglie.


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Alcuni rodovetri conservati nel fondo "Gamma Film di Roberto Gavioli".
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Un rodovetro appoggiato sul relativo fondale.
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Il rodovetro del "codino" finale del Carosello della Vegetallumina.
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Un rodovetro appoggiato sul relativo fondale.

Si è stimato che le casse conservate presso il Musil possano contenere un numero di rodovetri che si avvicina alle 700.000 unità, il che rende particolarmente difficili e onerosi il recupero e la conservazione. Per poter arginare la situazione si è provveduto a contattare alcuni esperti del settore, al fine di raccogliere le informazioni necessarie per recuperare i rodovetri per i quali il processo di disgregazione era in atto, al fine di poterli stabilizzare e conservare con materiali e tecniche adeguati. Nei limiti del possibile tali accorgimenti sono stati adottati, ma il tempo nel frattempo trascorso e l’oggettiva delicatezza dei materiali in oggetto rende necessario un ulteriore intervento, specifico e tempestivo.

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Un rodovetro di un episodio de "La vispa Teresa".
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Un rodovetro di un episodio de "La vispa Teresa".
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Un rodovetro di un episodio de "La vispa Teresa".


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Un rodovetro dei un episodio di "Caio Gregorio".
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Un rodovetro dei un episodio di "Caio Gregorio".
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Un rodovetro dei un episodio di "Caio Gregorio".

L'assoluta rilevanza di questi materiali, del resto, è stata a suo tempo sottolineata da Walt Disney in persona, che riconobbe ai disegnatori che lavoravano alla Gamma Film delle doti straordinarie2. L’insieme dei rodovetri custoditi dal Musil rappresenta quindi un patrimonio eccezionale per la cura e la meticolosità delle tavole disegnate a mano. Oltre al valore storico dei rodovetri come documenti di un’epoca passata, risulta innegabile l’alto valore artistico dei disegni realizzati su di essi: grandi firme dell’animazione e dell’illustrazione quali Piffarerio, Peroni e Galloni hanno prestato la loro opera per realizzare i disegni e le animazioni dei Caroselli della Gamma Film.


1 L’etimologia della parola ‘rodovetro’ proviene dal nome commerciale (Rhodoid) dei fogli di acetato, prodotti per la prima volta in Italia (1938) da un’azienda di Rho, alle porte di Milano.
2 Disney e Gamma Film ebbero frequenti contatti, centrati tanto sullo scambio di macchine e materiale tecnologico, quanto su collaborazioni tra i rispettivi disegnatori. In particolare in questo secondo ambito era la Gamma Film a rivestire il ruolo di “modello di riferimento”: per esempio, il tratto spigoloso tipico dei disegni della Gamma Film negli anni Sessanta usciva dagli schemi e dallo stile tondo dell’epoca, modellato sullo stile-Disney, e si impose come nuovo linguaggio grafico.