Vicolo Sonvico
25040 Cerveno (Bs)
Cell. 320 46 47 200
Orari di apertura:
mar 14.30 - 16.30
gio 09.00 - 12.00
ven 14.30 - 16.30
dom e festivi
(esclusi 1 gennaio,
15 agosto, S. Pasqua,
S. Natale)
14.30 - 17.30
Riconosciuta come raccolta museale dalla Regione Lombardia, la Casa Museo di Cerveno apre al pubblico nel 2006 e diventa luogo di incontri culturali, convegni, laboratori didattici.
Appartenuta alle famiglie Mondoni – Bazzoni e abitata fino agli ultimi decenni del secolo scorso, la casa, ora Casa Museo, è stata acquistata dal Comune di Cerveno per salvaguardarne la struttura e trasferirvi il materiale etnografico precedentemente raccolto.
Si tratta di un edificio rurale di fine 500, parzialmente ristrutturato, che rimanda al paese e al territorio circostante, offrendo indicazioni utili per accostarsi al patrimonio storico e artistico di Cerveno, un piccolo comune posto alle pendici della Concarena, con un centro storico ben conservato ed affascinante. L’edificio ha mantenuto nel tempo la sua funzione originaria di casa rurale abitativa e conserva intatte le caratteristiche costruttive dell’epoca, visibili nei locali a volta, nell’uso della pietra calcarea e nell’organizzazione degli spazi.
Evocare i tratti distintivi dell’identità del paese e della sua gente è lo scopo di questo luogo, una casa rurale che ha fatto parte per almeno cinque secoli della storia della comunità e che oggi raccoglie oggetti e immagini, al fine di trasmettere saperi e memorie.
Internamente, l’ambiente è caratterizzato da una moltitudine di stanze e scale, rappresentative di una struttura tipica della casa contadina nelle valli alpine, e da pregevoli allestimenti che enfatizzano la bellezza del luogo.
I reperti raccolti e gli arredi recuperati denotano stili di vita particolari; gli attrezzi impiegati nel lavoro dei campi, specificatamente per la viticoltura e la vinificazione, e quelli per l’allevamento, le attività silvo-pastorali e l’artigianato esprimono il significato profondo dell’abilità manuale-creativa.
Degna di nota è inoltre la presenza, all’interno della Casa Museo, del materiale prodotto per la realizzazione della Santa Crus, rappresentazione vivente, a cadenza decennale, della Passione di Cristo. Gli abiti utilizzati dai figuranti, le armi, gli elmi, le corazze, i segni della Passione, le immagini riproducenti le fasi preparatorie della manifestazione, esprimono efficacemente la complessità del lavoro che si compie, la coralità che lo caratterizza, la partecipazione collegiale dell’intera comunità, a testimonianza dell’atavica fede, delle tradizioni consolidate e dell’identità locale.