>
musil

Convegno di studi: "Gianfranco Miglio pensatore politico"

La Fondazione Luigi Micheletti di Brescia organizza, con il contributo del MiBAC – Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il convengo di studi dal titolo "Gianfranco Miglio pensatore politico".

L'iniziativa si terrà lunedì 29 aprile 2013 alle ore 14.30 presso la Sala di lettura della Fondazione Luigi Micheletti, in Via Cairoli 9 a Brescia.


Gianfranco Miglio è stata una personalità di primo piano nella vita culturale dell'Italia del XX secolo. La sua opera scientifica ha marcato in modo forte e controverso la ricerca storica e teorica negli ambiti della politica e del diritto. Tale apporto non è andato disgiunto da un continuo e profondo impegno nella vita istituzionale e civile del Paese. Questa capacità di coinvolgimento in differenti ambiti di azione ha ovviamente assunto nel tempo una pluralità di forme, determinate non da scontati adattamenti alle contingenze, quanto dalla volontà di corrispondere in modo rigoroso e talora radicale ai profondi cambiamenti del contesto nazionale e internazionale.

La coesistenza di rigore scientifico e impegno politico caratterizzano già la primissima fase dell'opera di Miglio, in cui all'impegno diretto nella Resistenza e al coinvolgimento nel dibattito politico dalle pagine di Il Cisapino e Il Popolo si accompagna un'attività scientifica di alto profilo, che lo porterà all'insegnamento presso l'Università Cattolica di Milano.

All'interno della sua produzione, centrale appare, da un punto di vista biografico e teorico, il rapporto tra background cattolico e una declinazione originale del realismo politico.

Per quanto attiene nello specifico la produzione scientifica di Miglio, un posto di particolare rilievo spetta allo studio e alla diffusione in Italia dell'opera di Carl Schmitt. La posizione di Miglio si differenzia per altro dai numerosi seguaci italiani del pensiero schmittiano: Miglio, infatti, si caratterizza per affrontare le categorie del "politico" lungo una traiettoria orientata sin dall'inizio da una prospettiva post-statuale.

L'origine di questa singolare traiettoria teorica emerge più chiaramente considerando il tempo lungo delle sue decise prese di posizione politiche in chiave federalista: si tratta di posizioni esplicitate subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale e sviluppate anche in un rapporto dialettico, e di certo non facile, con la Democrazia Cristiana del tempo.

Il confronto con l'eredità di Miglio è inevitabile e difficile. Sicuramente uno degli assi di un tale confronto deve essere costituito dall'analisi del realismo professato da Miglio: il tempo passato dalla sua morte permette un esame sottratto alle ipoteche politiche contingenti e condotto sui punti nevralgici della sua proposta teorica e politica. L'ultima fase del pensiero di Miglio, per esempio, è segnata da una convergenza indubitabile con molti temi e postulati riconducibili alla teoria politica libertarian. Ma di particolare interesse è anche un confronto con le sue riflessioni sulla possiblità e la forma di un ordine politico in una società internazionale post-statuale.



Introduzione

  • Pier Paolo Poggio - Fondazione Luigi Micheletti

Relazioni

  • Il federalismo al tempo del Cisalpino e oltre
    Christoph Bouillaud – Université de Grenoble
  • Trascendenza e politica: il realismo di Gianfranco Miglio tra «fatti» e «norme»
    Andrea Maccarini – Università di Padova
  • Miglio su Schmitt: aspetti di un rapporto teorico-politico
    Francesco Germinario – Fondazione Luigi Micheletti
  • Dopo lo stato: l'eredità di Miglio e il costituzionalismo globale
    Riccardo Prandini – Università di Bologna
  • Continuità, coerenza e discontinuità nella riflessione politica e nella teoria neofederale di G. Miglio
    Alessandro Vitale – Università degli Studi di Milano

Discussant

  • Matteo Bortolini - Università di Padova
  • Renè Capovin - Fondazione Luigi Micheletti

Per informazioni: micheletti@fondazionemicheletti.it, (Tel: 030 48 578 - Fax: 030 45 203)

« Torna all'elenco delle news